Nuovo Credito di imposta

Contributo Importanti  

 Piano Transizione 4.0,  7 miliardi di euro per avviare da qui al 2022  la nuove politiche industriali. Il credito d’imposta si dividerà in tre linee:

  1. ricerca e sviluppo;
  2. beni strumentali;
  3. innovazione tecnologica e formazione 4.0 altre attività innovative;

l’obiettivo sarà quello di sostenere e supportare il made in Italy.

Credito d’imposta per beni strumentali:

Il primo punto da sapere è che il super e iper-ammortamento, verranno quindi unificati e trasformati in credito d’imposta, inoltre l’obiettivo è quello di supportare le imprese negli acquisisti di beni  materiali e immateriali strumentali , nonché nuovi e indispensabili per digitalizzare i processi produttivi del tessuto imprenditoriale italiano.

Gli investimenti  in beni strumentali materiali, tecnologicamente avanzati (allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232), verrà riconosciuto un credito d’imposta nella misura del:

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro fino al limite di costi, complessivamente ammissibili, pari a 10 milioni di euro.

Quindi per gli investimenti  beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall’articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 205) verrà riconosciuto un credito d’imposta nella misura del:

  • 15% costo nel limite massimo dei costi ammissibili. Si considerano agevolabili anche le spese per servizi, sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

Per investimenti in altri beni strumentali materiali, diversi da quelli ricompresi nell’allegato A, è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del:

  • 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Quando può essere utilizzato ?

Il credito d’imposta, è utilizzabile quindi esclusivamente in compensazione in cinque quote annuali di pari importo, ridotte a tre per gli investimenti in beni immateriali, mentre a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione per i beni di cui agli allegati A e B, ovvero di entrata in funzione per gli altri beni.

L’incentivo sarà cumulabile con altre agevolazioni.

Il credito d’imposta è rivolto a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato

Il credito d’imposta del 6%, quello destinato per gli investimenti in altri beni strumentali materiali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni.

 

Credito d’imposta ricerca e sviluppo

Per le attività di ricerca , ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico:

  • il credito d’imposta è pari al 12% delle spese agevolabili nel limite massimo di 3 milioni di euro.

Per le attività di innovazione tecnologica, finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati:

  • il credito d’imposta è pari al 6% delle spese agevolabili anche qui con un limite massimo di 1,5 milioni di euro;
  • il credito d’imposta è  pari al 10% delle spese agevolabili anche qui con limite massimo di 1,5 milioni di euro, in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.

Per le attività di design e ideazione estetica, quindi per le società di concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, e altri:

  • il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6% delle spese agevolabili e anche qui con un limite massimo di 1,5 milioni di euro.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali

di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione. La base di calcolo del credito d’imposta verrà quindi assunta al netto delle altre sovvenzioni, dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili.

Nel rispetto dei massimali indicati, e a condizione della separazione analitica dei progetti e delle spese ammissibili pertinenti, invece per le diverse tipologie di attività, è possibile applicare il beneficio anche per più attività ammissibili nello stesso periodo d’imposta.

L’incentivo può essere richiesto da tutte le imprese, quindi residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Il credito si applica alle spese in ricerca, sviluppo, innovazione e design sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.

Credito d’imposta formazione 4.0

Ridefinito anche il credito d’imposta formazione 4.0, il cui obiettivo è stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie riguardanti le tecnologie rilevanti, per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

Il credito d’imposta formazione 4.0 riguarda le spese relative al personale dipendente, impegnato nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione. In particolare, è riconosciuto in misura del:

  • 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 300mila euro per le piccole imprese;
  • 40%  delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250mila euro per le medie imprese;
  • 30%delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250mila euro le grandi imprese.

 Leggi il nostro articolo riguardante il credito d’imposta per il sud Italia.

Credito D’Imposta Per il Sud

  Il Programma Operativo Nazionale con decreto ministeriale 29 luglio 2016 assegna 163.000.000€ di cui 123.000.000€ alle regioni “meno sviluppate”. I beneficiari del credito d’imposta sono le PMI che hanno  richiesto e ricevuto da parte…

 

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